Scopriamo alcune elementari lavorazioni metalmeccaniche

Scopriamo alcune elementari lavorazioni metalmeccaniche

Che sia in ambito industriale, oppure in una più ridotta situazione artigianale, le lavorazioni metalmeccaniche (di cui l’officina meccanica Bosaia di Uboldo è leader di settore) più svariate sono alla base della realizzazione di una miriade di oggetti d’uso comune. Proviamo oggi a parlare di tre fra le più comuni: la forgiatura, la crimpatura e la fusione

Parlando di forgiatura ci riferiamo ad una fra le più antiche lavorazioni a caldo, la stessa che miriadi di fabbri ferrai hanno praticato nelle proprie fucine battendo sull’incudine. Il principio che ne sta alla base è quello per cui, scaldati a sufficienza, i metalli diventano plastici; consiste quindi nello scaldare ad elevatissime temperature il metallo, ad esempio in una fornace, e successivamente modellarne la forma battendovi contro con un martello mentre poggiano su un’incudine, o comunque su una superficie adatta. Una volta conferito l’aspetto desiderato, si raffredda bruscamente l’oggetto, stabilizzandone la forma; nel caso questo procedimento lo renda, come può accadere, troppo fragile, si procede a ricottura per riallinearne la struttura cristallina.

Parlando invece di crimpatura, siamo nel campo delle lavorazioni a freddo, ossia quelle dove non si sfruttano fornaci o strumenti simili; lo scopo è qui quello di unire insieme due diverse parti di metallo. La lavorazione consiste in un’opportuna deformazione di una o entrambe le parti, così da conferire loro una forma per cui rimangano unite; fra gli ambiti in cui la crimpatura è più comune possiamo sicuramente ricordare la costruzione dei connettori di rete o di quelli elettrici, oppure l’assemblaggio di pallottole e cartucce nell’industria delle armi.

Per concludere, la fusione è un’altra procedura antichissima per plasmare gli oggetti, e si basa sull’inserimento del materiale fuso in uno stampo, all’interno del quale viene poi fatto raffreddare. Fra i vantaggi della lavorazione, che oggi viene usata in settori differenti come quello artistico e quello dell’industria automobilistica (dove è il metodo principale per la costruzione dei blocchi motore e dei pistoni), ci sono la versatilità e l’estrema precisione; la fusione può inoltre essere praticata con una gamma molto larga di materiali, non soltanto i metalli, ma anche le materie plastiche, il gesso, l’argilla, o il cemento; tutte, una volta estratte dallo stampo dopo essersi solidificate, ne riprodurranno alla perfezione ogni più minuscolo dettaglio.