Cos’è il congedo lutto genitore

Cos’è il congedo lutto genitore

Cos’è il congedo lutto genitore

La morte del padre o della madre è sempre un momento molto doloroso e triste. Inoltre, consideriamo anche che affrontare un lutto così delicato quando si lavora è ancora più difficile, senza trascurare il tempo che serve a rimanere accanto al resto della famiglia per farsi forza a vicenda. Naturalmente l’aiuto di un’impresa funebre a Roma, come  Cattolica San Lorenzo, che si occupi nel dettaglio dell’organizzazione del funerale e delle pratiche burocratiche ,necessarie ma sempre noiose, è indispensabile, ma anche potersi fermare dal lavoro qualche giorno aiuta moltissimo, soprattutto dal punto di vista psicologico. Vediamo allora cosa stabilisce la legge per chi, da dipendente, voglia usufruire di un congedo per lutto padre o per lutto madre.

Congedo lutto genitore, cosa dice la legge

Il congedo per la morte del proprio genitore, padre o madre che sia, consiste in tre giorni lavorativi consentivi come permesso a chi lavora da dipendente, con un contratto regolare a tempo determinato o indeterminato. Il congedo può essere previsto anche per i lavoratori precari, ma molto dipende dalla tipologia di contratto. Si chiama congedo proprio perché è stato pensato dalla normativa italiana come un breve periodo di tempo utile a sbrigare quelle faccende burocratiche a cui bisogna pensare nel caso del decesso di un genitore. Il congedo può essere richiesto entro 7 giorni dalla morte del padre o della madre e i 3 giorni di permesso non devono includere i giorni festivi. Nel caso in cui il decesso avvenga mentre il dipendente è in ferie, ci saranno 3 giorni di ferie in meno per i 3 regolari giorni di congedo.

Come si richiede il congedo

Anche in questo caso dipende sempre dalla tipologia di lavoro e dalle regole specifiche a cui il dipendente deve sottostare. Alcuni, ad esempio, non possono usufruire di questo congedo, mentre altri magari hanno riconosciuto un solo giorno anziché tre. Inoltre, in alcuni casi il congedo può addirittura non essere nemmeno retribuito. Ma come richiederlo? Facendo richiesta direttamente al proprio datore di lavoro e corredando la richiesta con tutti i documenti necessari a dimostrare il lutto. In qualche caso basta anche soltanto l’autocertificazione. Naturalmente, tra i lavoratori esclusi dal congedo lutto genitore ci sono tutti i lavoratori autonomi a partita iva, che non hanno quindi un datore di lavoro propriamente inteso e che, di conseguenza, se si fermano per qualche giorno, decidono in completa autonomia.