Disinfestazione scarafaggi: la lotta alle blatte

Disinfestazione scarafaggi: la lotta alle blatte

La disinfestazione scarafaggi è un’operazione ormai indispensabile per chiunque riscontri problemi di infestazione di questi insetti nocivi e fastidiosi, portatori di malattie (a volte anche molto gravi) e terribilmente sgradevoli alla vista quanto anche all’olfatto, nonché nemici giurati dell’igiene.

Esistono molti e particolari metodi per scacciarli e per effettuare una disinfestazione scarafaggi come si deve, vediamone alcuni e come si può effettuare una lotta alle blatte che si rispetti:

– 1° Metodo: Trattamento di disinfestazione scarafaggi delle superfici di probabile transito scarafaggi con prodotti fortemente in grado di perdurare per un discreto lasso di tempo. Con questo metodo di disinfestazione scarafaggi, l’insetto si avvelenerà semplicemente zampettando sulle superfici trattate dal prodotto. Si tratta di una forma di lotta e disinfestazione scarafaggi “tradizionale” e che può subire svolte e cambi repentini a seconda della specie di scarafaggio con cui abbiamo a che fare. Per esempio, se l’infestazione è da attribuire alla Blatta orientalis, allora il trattamento di disinfestazione scarafaggi dovrà avere dei raccordi fognari dello stabile. I formulati insetticidi ottenuti con la tecnica della microincapsulazione solitamente sono in grado di esprimere elevati livelli di azione residua nel tempo.

– 2° Metodo: Trattamento di disinfestazione scarafaggi per mezzo di idonee attrezzature di tutti gli anfratti ritenuti ricettacolo dell’infestazione (crepe, fessure, interstizi murari). In questo caso di disinfestazione scarafaggi, verranno utilizzati specifici biocidi ad effetto “snidante”, cioè in grado di provocare una rapida reazione di fuga da parte di tutti gli esemplari presenti nel nido e di farli uscire allo scoperto, percependo l’insetticida, e facendogli rapidamente abbandonare l’area.

– 3° Metodo: Trattamento di disinfestazione scarafaggi mediante l’applicazione di formulati insetticidi composti da un’esca alimentare e da un insetticida di tipo persistente e duraturo, che si attiva per ingestione. Si tratta di un metodo noto da tempo reso ora più facile grazie all’introduzione sul mercato di alcuni formulati, pronti all’uso, caratterizzati da elevata stabilità nel tempo della base adescante e attivati con insetticidi in grado di agire in piccole quantità. Il metodo presenta alcuni indubbi vantaggi rispetto alle applicazioni tradizionali ma non deve essere sottovalutata la capacità dell’operatore nel collocare l’esca avvelenata.