Per capire chi è il produttore dei rifiuti all’interno di un cantiere, bisogna fare fede ad un contratto d’appalto. Se il contratto prevede che l’appaltatore responsabile agisca in piena autonomia, allora l’appaltatore è individuato come il principale produttore dei rifiuti e, la committenza, non ha particolari obblighi di garanzia. Se il contratto stabilito non ha in progetto l’operato e l’autonomia, oppure cocnerne attività di rimozione di oggetti dismessi, il produttore corrisponde al committente. L’appaltatore invece ha la responsabilità circoscritta solo alle operazioni di raccolta ed, eventualmente, il trasporto dei rifiuti realizzati dal committente. Se la committenza non è identificabile come produzione e i progetti sono affidati attraverso un subppalto, la prassi più corretta da perseguire prevede che ci sia l’identificazione del subappaltatore come produttore, è il committente. L’appaltatore inoltre ha la responsabilità limitata solo alle operazioni di raccolta ed, eventualmente, al trasporto di rifuti prodotti dal committente. Se infine la committenza non è identificabile come produttore e i progetti sono attribuiti attraverso un subappalto, è prassi valida identificare il subappaltatore attraverso i rifiuti e l’appaltatore ha delle responsabilità di vigilanza.
I documenti da allegare alla richiesta di rilascio del titolo abilitativo
Le istanze per il rilascio dei titoli abilitativi devono essere accompagnate principalmente dalla stima certificara da chi progetta delle quantità dei rifiuti realizzati. Tutto questo riguarda una stima previsionale dei rifiuti che sarano realizzati dall’intervento edilizio. Alcune regioni, come per esempio la valle d’Aosta, scelgono che la stima debba essere realizzata attraverso volumi. In Campania per di più è obbligatorio aggiungere il contratto di appalto per la raccolta ed il trasporto, insieme al recupero e allo smaltimento dei rifiuti realizzati dal cantiere. Il contratto è realizzato tra il titolare dell’intervento e la realtà che dichiara di avere i requisiti di legge e di essere pure iscritta all’albo nazionale dei gestori ambientali.
Su cosa si basa una realtà che smaltisce rifiuti?
Realtà ogni giorno impegnate nella gestione dei rifiuti, come NovaEcologica impegnata nel trasporto del calcinacci a Roma si occupano anche di stimare la quantità di rifiuti, avendo a disposizione archivi con i pesi specifici del materiali. Si occupano di realizzare la dichiarazione dei rifiuti particolari, impiegando il modello scelto dalla regione. Infine le realtà di rifuto smaltimento elaborano il contratto d’appalto per la raccolta, il trasporto e il recupero per lo smaltimento dei rifiuti. Tutto questo attraverso procedure guidare, con specifici software, capaci di valutare le categorie di rifiuto più comuni.