Come calcolare la prevalenza di un ventilatore

Come calcolare la prevalenza di un ventilatore

Effettuare il calcolo della prevalenza di un ventilatore (vedi qui https://ventilazionesicura.it/come-calcolare-la-prevalenza-di-un-ventilatore/) può essere alquanto complicato se non si conoscono determinati fattori, ma una volta che questi ultimi vengono appresi il calcolo può essere effettuato anche da persone non necessariamente esperte nel settore. Solitamente il calcolo della prevalenza viene effettuato o dal momento in cui si deve scegliere un modello di ventola e si devono quindi studiare i dati dell'impianto che si possiede, o nel caso in cui invece si possiede già un ventilatore nel proprio impianto ma non si posseggono i dati di quest'ultimo. Pertanto, nell'ultimo caso, deve essere misurata la prevalenza di un ventilatore.

Il calcolo della prevalenza con la conversione dei dati

Come già anticipato, sono presenti due differenti casi in cui si deve necessariamente calcolare la prevalenza del proprio ventilatore. In uno di quelli presentati si ha la necessità di convertire i dati correlati al funzionamento del proprio impianto in un tipico catalogo standard: questo passaggio risulta particolarmente delicato esattamente come qualsiasi tipologia di conversione dei dati, proprio perché si deve evitare di commettere degli errori che potrebbero rovinare un intero lavoro. Infatti, questi errori potrebbero anche causare l'acquisto errato di una macchina non compatibile con il proprio impianto, e pertanto non utilizzabile.

In questo caso solitamente avviene che si conoscano le prestazioni del ventilatore ideale per le proprie esigenze, ma che la densità e temperatura siano differenti rispetto a quelle denominate nelle curve del catalogo: questo caso è alquanto frequente. In particolare, è assolutamente importante calcolare la densità del fluido durante l'azione del ventilatore e dell'impianto, così come lo è la conversione della pressione al fine di poter inserire il dato nei grafici in maniera corretta.

Ebbene, la densità è fondamentale in quanto può causare molta confusione ed errori: tale grandezza implica quanto sia pesante il metro cubo di qualsiasi gas o aria. Solitamente i gas diventano più leggeri quando le temperature aumentano, e galleggiano quindi rispetto agli strati maggiormente freddi. E' anche importante tenere a mente una legge riguardante i gas perfetti, ossia quella di stato, la quale può essere ricavata con la prevalenza del ventilatore, il cui stato diminuisce quando la densità diminuisce. Ovviamente non vi sono degli standard comuni per ciascun cliente, soprattutto perché il ventilatore che si desidera può servire in condizioni differenti: pertanto la prevalenza di un ventilatore non può essere la medesima in tutti i casi. Pertanto bisogna prima effettuare il calcolo nelle condizioni normali dell'aria, e solo in seguito si potrà selezionare una ventola all'interno dei grafici.

Come calcolare la prevalenza all'interno di un impianto

E' anche possibile che si debba effettuare il calcolo della prevalenza di un ventilatore che già si possiede e che quindi è già integrato nell'impianto. Se non lo si intende smontare e perdere inutilmente tempo, è possibile sfruttare determinati strumenti che fanno al proprio caso. E' quindi possibile utilizzare il barometro, adatto al fine di misurare la pressione dell'atmosfera, e successivamente un termometro bulbo umido e secco: questo, come facilmente comprensibile, è uno strumento costituito da due termometri e la parte umida è costituita da una parte metallica finale rivestita dal cotone, che può essere bagnato con dell'acqua. La parte umida potrà misurare una temperatura bassa, dovuta all'evaporazione dell'acqua, mentre quella secca più elevata. Si potranno quindi ottenere due misure utili al fine di analizzare l'umidità dell'aria.

Si può inoltre utilizzare un termometro digitale, frequentemente utilizzato in molti settori e che, in questo caso, è utile al fine di misurare le temperature nelle tubazioni dell'impianto: questo strumento deve essere costituito da una sonda sottile e lunga, e pertanto non a contatto. Il tachimetro invece consiste in uno strumento apposito per analizzare la velocità di rotazione del ventilatore, e in particolare del suo albero. Si consiglia di usarne uno stroboscopico. Infine, questo metodo di misurazione prevede l'utilizzo di un wattmetro, adeguato per la misurazione della potenza del motore, e di un manometro differenziale, apposito per la pressione. Quest'ultimo può essere sia classico che digitale, ma in quest'ultimo caso si richiede una attenta calibrazione al fine di non commettere errori.